La recensione di questo mese, come annunciato nel post pubblicato due settimane fa, riguarda il libro Social Media ROI, di Vincenzo Cosenza.
Nonostante sia stato pubblicato la prima volta nel 2011 e aggiornato nel 2014, è ancora un testo estremamente importante per chiunque voglia valutare il ROI (Return On Investiment) delle attività sui Social Media. Il primo dato che viene messo subito in chiaro è: non esiste il Social Media ROI. Il motivo è molto semplice,visto che è l’espressione stessa ad essere errata. Chiunque pensi di vendere i propri prodotti e servizi su Facebook o sugli altri social è destinato a non vedere risultati. I Social Media infatti non sono (con le dovute eccezioni) un posto in cui vendere, ma piattaforme di ascolto e dialogo con gli utenti. Di conseguenza, la domanda deve essere “come possono i Social Media diminuire i costi o aumentare i ricavi nella mia azienda?” e non “qual è il Social Media ROI?”.
Come rispondere alla Domanda Fondamentale?
A questa domanda risponde Vincenzo Cosenza nel suo libro, spiegando come integrare i social nel piano di business, illustrando come compiere la scelta dei KPI di riferimento e come analizzare le informazioni ottenute ascoltando le conversazioni che avvengono nei Social Media e non solo. Tutto ruota intorno alle business value metrics, cioè le metriche utili per valutare l’impatto delle attività social sugli obbiettivi di business. Fra queste possono esserci:
- Impatto sul fatturato
- Impatto sulla soddisfazione dei clienti
- Impatto sui costi
- Impatto sulla brand awareness
Ognuno di questi obiettivi richiede metriche e KPI ben precisi,che in molti casi non equivalgono a quelle proposte dai Social Media stessi, come il numero dei +1 su Google Plus, dei like alla pagina Facebook o il numero dei follower su Twitter. Queste metriche infatti da sole sono poco utili, mentre inserite e integrate in KPI specifici utili per il business acquisiscono una loro utilità. Sapere il numero di fan di una pagina Facebook serve a poco, comprendere se i fan sono uomini o donne e di che fascia d’età è decisamente più utile per il business.
Oltre a queste considerazioni, Vincenzo Cosenza spiega nel dettaglio come usare i Social Media nelle attività di business, fornendo anche istruzioni operative per il management, illustrando i più diffusi modelli di gestione, i consigli sulla formazione dei dipendenti, le responsabilità di chi deve coordinare il team social…
In conclusione, Social Media ROI è un testo che è sempre attuale nei concetti, utile per chi si occupa in modo professionale di social ma anche per chi si domanda perché dovrebbe portare la propria azienda sui social e in che modo.
Ps. La Risposta Fondamentale (42), in questo specifico caso non va bene
Grazie mille!