Il 15 gennaio 2016 Wikipedia, la più famosa enciclopedia online compie 15 anni di onorato servizio. Ma cos’è Wikipedia? Soprattutto, cos’è un’enciclopedia?
Partiamo dal principio. Citando Wikipedia stessa: L’enciclopedia è un’opera scritta di consultazione che raccoglie e ordina la sintesi della conoscenza umana in tutti i campi o in un determinato ambito.
Si tratta quindi di un mezzo per raccogliere e rendere disponibili informazioni, di uno o più ambiti dello scibile umano. La parte più importante è la raccolta e la verifica di dati, poiché le enciclopedie vengono consultate da moltissime persone e quindi quanto riportato deve essere corretto.
C’era una volta, tanto tempo fa…
Da quando l’essere umano è nato, ha sempre cercato di analizzare e comprendere il mondo intorno a lui, cercando quindi di spiegarsi il perché dei fenomeni naturali. Nel corso del tempo, man mano che le conoscenze filosofiche e scientifiche aumentavano, le risposte sono cambiate. Per esempio nelle opere di Omero, enciclopedia delle conoscenze e della cultura della Grecia arcaica, si possono trovare informazioni su quali erano gli stili di combattimento, la religiosità e la cultura greca dell’Età del Bronzo. Le opere di Omero però non sono un’enciclopedia nel senso moderno del termine, così come i grandi cicli eroici di ogni tempo sono un’enciclopedia del tempo nel quale sono stati composti.
Ai giorni nostri, o quasi…
Il moderno termine di enciclopedia nasce in tempi più recenti infatti, come riporta Wikipedia, Il termine latino rinascimentale encyclopædia deriva dall’espressione greca di Plutarco ἐγκύκλος παιδεία (enkyklos paideia) letteralmente “istruzione circolare”, cioè completa, in grado di comprendere tutte le discipline. Tale espressione fu successivamente ripresa in latino da Quintiliano nella Institutio Oratoria e compare nel senso moderno del termine per la prima volta nelle opere del Cinquecento.
Le opere enciclopediche però non sono una novità rinascimentale; erano diffuse già quando iniziò lo studio del mondo in modo scientifico, abbandonando di fatto le spiegazioni mitologiche. Ciò ha portato alla redazione di numerose opere che, in modo enciclopedico, raccoglievano le conoscenze dell’epoca su uno o più argomenti. La Naturalis historia, scritta da Plinio il Vecchio, è forse la più celebre, ma qualunque trattato antico che analizzasse in modo sistematico un argomento è assimilabile, in parte, al moderno concetto di enciclopedia. I trattati di Aristotele, Ippocrate e Galeno, alla base della medicina occidentale per secoli, sono stati le prime enciclopedie mediche alle quali tutti i medici nei secoli successivi hanno fatto riferimento.
Dal rinascimento in poi, complice anche la diffusione dei libri grazie alla invenzione della stampa da parte di Gutenberg, iniziano a circolare le prime enciclopedie moderne, redatte da letterati e umanisti rinascimentali. Sempre citando Wikipedia, la più completa enciclopedia del Rinascimento è considerata la Encyclopaedia septem tomis distincta in sette volumi pubblicata nel 1630 da Johann Heinrich Alsted.
L’enciclopedia più famosa, capostipite delle edizioni attuali, è però quella curata da Diderot, con la collaborazione dei migliori intellettuali del suo tempo. Il Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri è infatti universalmente noto come Encyclopédie. Fu pubblicata a Parigi a partire dal 1751 ed è certamente la più nota e importante delle prime enciclopedie, notevole per la sua vastità, per la qualità di alcuni contributi e soprattutto per il suo impatto politico e culturale negli anni che condussero alla Rivoluzione francese. Dall’ Encyclopédie trassero ispirazione tutte le più famose enciclopedie moderne, Enciclopedia Britannica in primis.
Nel 1925 fu fondato a Roma l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana intitolato a Giovanni Treccani per la realizzazione dell’Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti.
Il futuro è oggi
Con la nascita dell’informatica e del web, le enciclopedie tradizionali hanno iniziato a perdere terreno, soprattutto quando i personal computer e internet sono arrivati in ogni casa. Le enciclopedie su cd rom prima, quelle online dopo, hanno fatto crollare il monopolio delle enciclopedie cartacee in pochi anni. La nascita di Wikipedia nel 2001, inoltre, ha modificato di compilazione delle enciclopedie: non più un gruppo ristretto di persone, ma una comunità di utenti che, volontariamente, unisce le proprie conoscenze seguendo alcune linee guida.
I cinque pilastri di Wikipedia sono le linee guida che chiunque voglia partecipare deve seguire.
È impossibile dire quale sarà l’evoluzione delle enciclopedie nei prossimi anni, ma Wikipedia ha tracciato una rotta: non più volumi da tenere sugli scaffali, bensì tutto il materiale (testi, foto, audio, video, canzoni..) è disponibile sul web, alla portata di tutti. Basta cercare su Google e Wikipedia risponde.
Buon compleanno, Wikipedia.