Engagement: incentivare gratuitamente l’interazione di fan e follower 1


Engagement? Cos’è e perché è importante

È sufficiente avere tanti “mi piace” sulla pagina Facebook o tanti follower su Twitter? La risposta è “No!” e non penso che questa scandalizzi o sconvolga qualcuno. Quello che conta è il c.d. engagement dei propri utenti, ovvero il loro coinvolgimento, la loro partecipazione attiva ai contenuti pubblicati.

In altre parole, la presenza di fan e follower che interagiscono con il nostro account aziendale e con i nostri post/tweet – in termini non solo di “mi piace”, di condivisioni o di ritweet ma anche (e forse soprattutto, specialmente in un social come Facebook) di commenti e di risposte – è un valore aggiunto.

Perché specialmente in Facebook? A causa dell’algoritmo alla base della visualizzazione (organica) dei post nel proprio newsfeed (di cui non entrerò nel merito, limitandomi a segnalarvi l’articolo “Sai come funziona l’algoritmo di Facebook?”  e a dirvi che cambia in continuazione). Non voglio annoiarvi con questioni tecniche ma per farvi capire di cosa sto parlando vi propongo un piccolo “gioco”: provate a buttate un occhio alle pagine su cui voi, utenti con un profilo personale, avete cliccato “mi piace” ma di cui non vedete mai i contenuti pubblicati; ne avete trovate, vero? Pensate a quanto avete interagito in passato con quella pagina.. probabilmente poco o niente. Immaginando di essere dalla parte di chi gestisce una pagina Facebook non avrete certo problemi a capire perché si deve cercare l’interazione con i propri utenti!

Al tema della visualizzazione (organica) di Facebook aggiungiamo che uno degli obiettivi principali dell’ottenere un elevato grado di engagement tra i propri utenti è quello di carpire informazioni molto utili in merito a ciò che piace/non piace, perché piace/non piace, quali sono le aspettative per il futuro su un certo argomento o prodotto, etc.

Insomma, come avrebbe detto George Clooney qualche anno fa “No engagement, no party!”.

 

Incentivare l’engagement, gratuitamente

Ma si può cercare di incentivare il coinvolgimento e l’interazione dei propri utenti? Lo si può fare gratuitamente (ovvero, senza ricorrere a campagne pubblicitarie a pagamento)?

La prima risposta, naturalmente, è: “Pubblica qualcosa di interessante (per i tuoi fan ed il tuo target di riferimento)”; in questo modo, per lo meno, un “mi piace”, una condivisione o un retweet magari arriva (ed è comunque sempre meglio di niente).

La risposta più completa però è: “Pubblica qualcosa di interessante, che invogli i tuoi fan ad interagire con te”. A questo proposito, di seguito trovate una breve carrellata di post/tweet creati apposta per cercare di favorire engagement ed interazione in modo gratuito (account e post/tweet si riferiscono al mondo del turismo ma con le opportune accortezze gli esempi possono essere adattati a diversi argomenti e settori). Buona parte dei contenuti ha al loro interno una domanda, ma la domanda, di per sé, non è sufficiente (non vorrete dirmi che commentate o rispondete a tutti i post/tweet che vi rivolgono una domanda?). Ecco a voi qualche esempio (le foto, se non necessarie, sono state cancellate) – naturalmente girovagando sui diversi social di post e tweet di questo tipo se ne trovano quanti ne volete. Se vi fa piacere, condivideteli con noi. Ad esempio, voi, a quali post/tweet rispondete più facilmente o più volentieri?

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Un altro sistema per mantenere vivo l’interesse verso il proprio account è quello di invitare i propri clienti a lasciare delle recensioni sui canali social (se siete interessati, potete leggere il mio precedente articolo “Turismo e recensioni online: alcuni dati”).

Vi anticipo che il mio prossimo contributo al blog riguarderà il tema dei concorsi (non da un punto di vista legislativo) e di sistemi adottati da alcuni account per sostituire i concorsi con premi in denaro a concorsi con premi in visibilità (anche questi favoriscono engagement ed interazioni dei propri utenti).

 

Meglio qualche fan in meno

Per concludere, possiamo dire che sia meglio avere un numero inferiore di fan veramente interessati a ciò che viene pubblicato sulla propria pagina (con una interazione maggiore) rispetto ad avere un numero molto più elevato di fan che non vedranno mai i contenuti postati.

Gli utenti personali dovrebbero sempre chiedersi, prima (e sottolineo prima) di cliccare “mi piace” su una pagina Facebook che magari è stata segnalata da un amico: “Sono veramente interessato a ciò che potrebbe pubblicare questa pagina?” Se la risposta è no, evitate di cliccare il tasto “mi piace” solo per non fare un “torto” o un dispiacere a qualcuno.. se quel qualcuno sa come funziona Facebook ed intende utilizzarlo al meglio, vi ringrazierà per non aver detto “mi piace” se non è quello che pensate veramente.

 

Come sempre, non esitate a condividere e commentare l’articolo (in positivo o negativo, purché siano commenti costruttivi per tutti).

About Giacomo Pasino

Classe 1988, laureato in Economia. Interessi professionali: amministrazione, finanza, controllo e turismo. Interessi personali: attualità, social media, fotografia. Tutto quello che non è riportato con l'indicazione della relativa fonte di riferimento rappresenta un'opinione personale.

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