Invasione al Museo del Tessile di Chieri


Il 7 maggio 2017 ho avuto l’occasione di visitare il Museo del Tessile di Chieri durante le Invasioni Digitali. Si tratta di un’istituzione nata nel 1997 nell’ex Convento di Santa Chiara (via De Maria 10 a Chieri), già opificio Levi, per volontà di Armando Brunetti, ex imprenditore tessile. Presenta tutto quanto è connesso con l’attività tessile del passato: telai, orditoi, campioni di tessuto, pubblicazioni e poi attrezzi usati per la coltivazione del gualdo, per la tintura in azzurro delle pezze, per la bachicoltura, per la filatura e tessitura e per l’imbiancatura del tessuto. In tutto una collezione di oltre tremila pezzi, che tramandarne la cultura e la tecnica della tessitura alle future generazioni.

Oggi la Fondazione per il Tessile e per il Museo del Tessile, che gestisce il museo, è l’anima del polo tessile chierese e punto di riferimento in Piemonte, in sinergia con quello di Biella. Intende fornire informazioni sulle iniziative delle aziende tessili e sui loro prodotti, rende noti i progressi delle sue tecnologie, illustra i risultati della ricerca in fatto di materie prime e di processi. Nata per dare impulso al settore, la Fondazione tiene peraltro saldi legami con tutto il suo territorio di riferimento. Di qui la biblioteca di settore, con le ricche collane di volumi specialistici, sempre a disposizione di curiosi e studiosi; di qui anche i campionari e poi i laboratori creativi per gli amanti dell’arte tessile in generale e per gli studenti in particolare. Anno dopo anno la Fondazione stila un vivace calendario di visite guidate al museo per appassionati e scolaresche di diverse fasce di età. Un programma fondamentale nella ricca agenda delle attività.

È un museo che conoscevo già, ma dopo il recente restauro non avevo ancora avuto occasione di visitare. Si possono trovare numerosi telai e attrezzature tessili, che raccontano l’evoluzione dell’industria dal medioevo fino a inizio Novecento. Oltre a ciò è possibile scoprire cosa veniva tessuto nelle industrie chieresi, come veniva preparato per la tessitura e come veniva successivamente controllata la qualità del filato. Dato che molte persone si stupiscono del numero di monumenti presenti a Chieri, consiglio caldamente la visita di questo museo, utile a comprendere come le famiglie chieresi potessero permettersi di finanziarne la costruzione.

About Alberto Treleani

Laureato in Storia Medievale, ho frequentato un master in Economia, Management, Valorizzazione e Promozione del Turismo. Seguo con interesse il mondo dei social network. Amo molto la fotografia e il buon cibo, ma non amo fare foto al cibo.

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