In che modo si possono pubblicizzare i monumenti italiani? Finora sono stati usati mezzi più o meno tradizionali, come i film, le pubblicità sulle riviste, l’inserimento in tour turistici o i social media. Per scoprire come sono usati i social dai musei italiani ed europei, ti consiglio di leggere questi articoli:
Una notte al Social Museo – Europa
Un canale che finora era stato abbastanza ignorato, è quello legato ai videogiochi. L’evoluzione grafica ha consentito di passare dalle prime schermate, con grafica 2D, ai moderni titoli in cui vengono ricostruite intere città in grafica 3D.
Assassin’s Creed e The Town of Light
Assassin’s Creed II
Il capolavoro di Ubisoft, considerato ancora adesso come il miglior titolo della saga di Assassin’s Creed, è stato ambientato proprio in Italia, a Venezia, Firenze, San Gimignano, Forlì, Monteriggioni. Ricostruite in digitale, le città sono state apprezzate in tutto il mondo per la loro particolarità e bellezza, inoltre grazie alle numerose schede storiche presenti nel gioco gli utenti hanno avuto la possibilità di conoscere il vero passato di quei luoghi. Il videogioco è così diventato un mezzo per divulgare cultura.
Nella cittadina di Monteriggioni sono state persino create iniziative legate al titolo,come questo tour per ripercorrere le tracce di Ezio Auditore, dimostrando come un territorio possa trarre beneficio da un videogioco ben realizzato.
The Town of Light
È un lavoro dello studio tutto italiano Lka.it, ed ha venduto 20.000 copie in tutto il mondo, molte delle quali sono arrivate anche in Giappone (e con l’arrivo su console atteso per il prossimo anno la cifra è destinata a salire vertiginosamente). Per la sua creazione è stato digitalizzato per intero il vero ex manicomio di Volterra, un luogo abbandonato e spettrale che ha ispirato una storia appassionante con sfumature horror. Oltre alla ricostruzione della struttura e dei macchinari originali dell’epoca, sono stati utilizzati anche centinaia di documenti reali, riproposti in-game nella loro forma originale per immedesimare ancora di più il giocatore nelle atmosfere del titolo.
Per il lancio di The Town of Light, giornalisti e utenti sono stati invitati in via eccezionale sui luoghi reali che lo hanno ispirato, dove ancora adesso – seppur di rado – vengono organizzate visite guidate.
Italian Videogame Program
Valorizzare i migliori luoghi italiani, individuare nuove location da “esportare” in tutto il mondo, è l’obiettivo dell’Italian Videogame Program (anche detto IVIPRO). Nato grazie al supporto dell’AESVI(Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani) e dell’IFC (Italian Film Commissions), si pone come progetto trasversale in comunicazione con le realtà che operano sul territorio. L’obiettivo è valorizzare il materiale già prodotto, la mappatura preesistente, e valutarne il potenziale videoludico; allo stesso tempo, arricchire la mappatura del territorio con dati inediti e maggiormente adatti ai mondi virtuali: architetture interessanti e videoludicamente scenografiche, situazioni urbanistiche ottimali per mondi open world, città e luoghi particolarmente evocativi per il target di riferimento.
Le Film Commission locali, che si occupano di promuovere il territorio di loro pertinenza in modo che vi vengano girati film e sceneggiati tv, da ora hanno un compito in più: favorire lo sviluppo di videogiochi ambientati nei comuni e negli edifici storici, in modo da favorire la conoscenza della storia dei luoghi stessi. Nel 2017 inoltre il progetto farà un ulteriore balzo in avanti, con la produzione e il finanziamento di un videogioco sul tema – sempre attuale, purtroppo – del dissesto idrogeologico italiano, un modo per sensibilizzare i giovanissimi con un linguaggio che masticano tutti i giorni.
La mia speranza è che il database sia presto accessibile, in modo che chiunque possa segnalare dei luoghi storici nei qual poter ambientare dei videogiochi. Nel momento in cui scrivo infatti il database non è ancora accessibile, poiché il sito è stato reso consultabile soltanto il 7 settembre, in occasione della presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia.