Continua l’analisi della portata social dell’opera di Christo, The Floating Piers, grazie al progetto di ascolto #tuttisulponte. Come si può notare facendo il confronto con l’infografica pubblicata pochi giorni dopo l’apertura, dopo l’alto numero di tweet e foto del primo weekend di apertura c’è stato un calo della quantità di contenuti pubblicati. Si è infatti passati dai 2004 tweet condivisi il 18 giugno, ai 599 del 24 giugno, con una lieve risalita nei giorni successivi. Il 79,64% delle persone che tweettano sono italiane, seguite da tedeschi e statunitensi. Il 56% delle persone che tweettano sono uomini, mentre il 44% sono donne, con una reach totale di 114,8 milioni di persone.
Quale canale è il più usato?
Nella prima infografica, relativa di fatto ai primi giorni di apertura, Twitter era il canale più usato, ma con il passare del tempo Instagram è diventato il social nel quale i visitatori hanno condiviso più contenuti con gli hashtag monitorati. Twitter resta in seconda posizione, mentre Facebook, nonostante sia il social che detiene più utenti attivi al mondo, coinvolge meno utenti di quanti ci si aspetterebbe.
Ci sono ricadute turistiche?
Basta analizzare il cloud dei temi legati a The Floating Piers per scoprire che, oltre agli hashtag legati all’evento, vengono citati anche altri luoghi del territorio lombardo, come la Franciacorta, oppure hashtag turistici legati al turismo lombardo, come inlombardia. Ciò dimostra come il territorio lombardo e in particolare la zona del lago stia approfittando appieno dell’esposizione mediatica offerta da questo evento. Negli hashtag appare anche Trenord collegato, a mio avviso, al 7% di sentiment negativo, dovuto in gran parte ai problemi di accesso e di trasporto per arrivare a Sulzano.
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